ACTRA è un sindacato canadese che comprende artisti nei media in lingua inglese. Il numero dei membri ha superato le 25mila persone. L’abbreviazione sta per “Alleanza degli artisti canadesi del cinema, della televisione e della radio”.
Significato e storia
Le origini del sindacato possono essere fatte risalire ai RATS (Radio Artists of Toronto Society), che rappresentavano gli artisti radiofonici a Toronto negli anni ’40.
1984 – 1990
Questo logo presenta il nome del sindacato stampato in maniera molto vaga con le lettere dal bordo irregolare. Le lettere sono di colore bianco con un bordo grigio chiaro e sembrano quasi un fantasma. Un carattere così interessante è spiegato dal fatto che l’alleanza rappresentava individui artistici. Lo sfondo rettangolare nero conferisce al logo un aspetto definito e forte. Senza di essa l’organizzazione non sarebbe considerata seria e degna di attenzione.
1990 – 1992
Il vecchio logo ACTRA era leggero e trasparente. Al centro si vedeva il nome dell’organizzazione. È stato fornito in un tipo serif tradizionale in cui i serif spessi e sottili venivano combinati secondo le regole della calligrafia. I glifi avevano una forma allungata.
Sotto la parola “ACTRA” c’erano tre abbreviazioni dello stesso tipo ma con lettere più piccole, tra cui “CLC” e “FIA”.
La scritta era posta all’interno del rombo in posizione ottusa.
1992 – 2000
Ora c’era più movimento grazie all’ovale incompiuto e alla barra inclinata. Inoltre, c’era più profondità grazie all’ombra nera dietro il bancone.
Anche la tipografia era diversa. Il tipo è diventato molto più audace. È diventato più unico, grazie agli insoliti collegamenti tra la “C” e la “T” così come tra la “R” e la “A”.
1998 – 2002
È stato introdotto un design radicalmente nuovo. Era dominato da un tondo dinamico formato da turbinii blu scuro e un punto. Simboleggiava l’obiettivo della fotocamera.
Il nome del sindacato riportato di seguito mostrava un tipo serif leggero con un tocco moderno. Sotto c’era la scritta “Toronto Performers” in lettere più piccole. Il testo era impostato in una tonalità di rosso scuro e nobile.
2002 – adesso
Il marchio è tornato alla tipografia pesante del marchio denominativo del 1992. Il carattere ora sembrava più generico perché aveva perso i collegamenti tra le lettere. Eppure era perfettamente leggibile. L’audacia dei glifi era in qualche modo compensata dalle proporzioni allungate e dalle sottili variazioni nella larghezza dei tratti.