Anche se la Formula 1 è un evento sportivo esclusivo, è sempre stata su un palco separato, da qualche parte nell’area del lusso. Ecco perché l’identità visiva è ancora più importante per questo evento di corse che per gli altri. Sicuramente ricorderete tutti l’insoddisfazione generale per il rebranding della Formula 1 nel 2017. Ha causato più chiacchiere che la classifica.
Ma non è solo l’emblema principale della F1 in mostra, sono anche i loghi dei piloti. Ciascuna delle insegne rappresenta il carattere del pilota e talvolta anche il suo modo e il suo stile in pista. Di seguito diamo uno sguardo più da vicino ai loghi dei piloti di F1 della stagione in corso. E sì, guardando al futuro, sono tutti molto spigolosi e audaci.
1.Daniele Ricciardo
RIC, №3, un pilota australiano, gareggia per la McLaren sotto un interessante logo geometrico tridimensionale con linee sottili e rigorose, che formano un’abbreviazione stilizzata “DR”. La “D” è disegnata come una punta di freccia triangolare e manca di una barra verticale. Il picco del triangolo tocca uno dei picchi della “R”-zigzag, l’unico elemento della lettera, anch’esso scritto senza linea verticale.
2. Lando Norris
NOR, №4, un pilota britannico-belga, gareggia per la McLaren con un logo piuttosto minimalista ma audace, che raffigura un monogramma stilizzato “LN”. L’abbreviazione ha “L” in maiuscolo e “N” in minuscolo, sebbene entrambe le lettere abbiano le stesse dimensioni e lo stesso stile. Le lettere sono disegnate in linee continue spesse con estremità tagliate in diagonale e angoli arrotondati, il che rende la composizione semplice nitida e dinamica.
3. Sebastian Vettel
VET, №5, pilota da corsa tedesco, gareggia per l’Aston Martin sotto, probabilmente, il logo più decorato. Lo stemma del pilota comprende uno stemma triangolare con angoli arrotondati e la visiera rivolta verso il basso, con una lettera stilizzata “S” ritagliata nella parte superiore sinistra. La “S” si presenta come una strada ondulata ed è divisa in due corsie da una linea nera di medio spessore. I contorni lisci e la rappresentazione alfabetizzata dello scopo dello sportivo sono ciò che differenzia il logo Vettel dagli altri.
4. Nicola Latifi
LAT, №6, un pilota canadese-iraniano, gareggia per il team Williams Racing con il logo più minimalista. È anche un monogramma stilizzato con le iniziali del pilota, ma la semplicità e il rigore delle linee, e la mancanza di alcune battute nelle lettere, lo rendono davvero progressivo e potente. La barra destra della “N” è sostituita da una piccola “L” tagliente, che si trova a una piccola distanza dalla lettera più grande, e crea una sorta di “tunnel” tra le barre.
5. Kimi Raikonen
RAI, №7, pilota finlandese, vanta uno dei loghi di Formula 1 più riconoscibili di oggi. Il badge con la scritta “Iceman” ricorda gli iconici caratteri street style di Los Angeles e sembra davvero nitido e unico. La “I” maiuscola nel logotipo ha entrambe le code allungate a sinistra, con quella superiore spessa e divisa in due parti da una striscia bianca. L’intera scritta è leggermente arcuata e racchiusa tra due linee nere, dall’alto e dal basso.
6. Nikita Mazepin
MAZ, №9, un pilota russo, che gareggia per il team Haas F1, ha utilizzato un badge nero semplice ma audace con l’abbreviazione stilizzata “NM”, dove le due lettere, disposte in diagonale, condividevano una barra, che era impostata su un poca distanza sia da “N” che da “M”. Quei piccoli elementi diagonali bianchi erano leggermente svasati su un’estremità e aggiungevano il senso di dinamica e movimento alle forme semplici e solide delle barre.
7. Pierre Gasly
GAS, №10, pilota da corsa francese, gareggia per il team Scuderia AlphaTauri sotto un logo cool e forte, con le iniziali del pilota incise a forma di cresta triangolare. La “P”, che sta per “Pierre”, occupa meno spazio sul logo, con solo un triangolo chiuso che fuoriesce dalla barra diagonale sinistra, mentre la “G”, per “Gasly”, è più distinta e aggiunge un forma quadrata alla geometria della cresta.
8. Sergio Perez
PER, №11, un pilota messicano, gareggia per il team Red Bull Racing e usa uno dei pochi loghi di F1 con il numero in esso. Il badge del pilota messicano è composto da una sigla “SP” nera in grassetto posta in diagonale e sovrapposta da un “11” stilizzato bianco, dove ciascuna delle cifre ha sostituito una delle barre verticali, la prima nella “S”, e la secondo nella “P”.
9. Fernando Alonso
ALO, №14, pilota spagnolo; gareggia per il team Alpine sotto un logo molto nitido e di fantasia, che sicuramente differisce da tutti i badge di tutti gli altri piloti. Le insegne di Alonso sono composte da caratteri corsivi personalizzati, che terminano con una freccia in grassetto allungata, che punta a destra. Ha una coda a zig-zag, che esce dalla lettera ad anello, che può essere letta come una “A” o una “F” astratta. Il piccolo tratto sotto uno degli zig-zag della freccia aggiunge alcuni accenti asiatici, rendendo il logo ancora più interessante ed elegante.
10. Charles Leclerc
LEC, №16, pilota monegasco, gareggia per il team Scuderia Ferrari sotto un logo audace e solido, basato su una classica forma a stemma allungato orizzontalmente, con due lettere stilizzate, “C” e “L”, incastonate in bianco e poste su uno sfondo nero, che è ritagliato lungo il bordo superiore delle lettere. Pertanto, la parte sinistra dello scudo sembra massiccia e sicura e la destra è leggera e veloce. L’intero logo è piuttosto semplice, ma questo piccolo dettaglio ritagliato lo rende immediatamente riconoscibile.
11. Lancia Passeggiata
STR, №18, pilota canadese-belga, che gareggia per il team Aston Martin con uno standard carino per il logo di Formula 1, con un’abbreviazione stilizzata “LS” impostata in bianco. Questo monogramma moderno ed elegante è stato utilizzato per la prima volta dall’autista nel 2017 e oggi può essere visto su vari sfondi, il che eleva solo l’umore e la forza del simbolo semplice ma perfettamente bilanciato, dove la parte inferiore della “S” esce da la barra orizzontale allungata della “L”.
12. Yuki Tsunoda
TSU, №22, pilota giapponese, gareggia per il team Scuderia AlphaTauri sotto un moderno logo geometrico, che si differenzia da tutte le altre insegne per forma e struttura. Qui non vedrai le iniziali del pilota, ma sentirai facilmente lo stile e l’atmosfera asiatici. La forma a parallelogramma allungato orizzontalmente presenta un elemento appuntito, simile alla lettera “S”, che separa due piccole figure verticali l’una dall’altra. L’intero badge sembra una bandiera e l’inclinazione dei suoi lati rappresenta la velocità e il movimento.
13. Esteban Ocon
OCO, №31, pilota da corsa francese, gareggia per la squadra alpina sotto un altro logo molto elegante e nitido con le iniziali. Questo badge può essere inserito in un gruppo con i loghi di Fernando Alonso e Kimi Räikkönen, poiché le sue lettere sono scritte in un carattere corsivo personalizzato. Il monogramma “EO” è racchiuso in due capitelli eleganti e lisci, separati da un piccolo apostrofo nella parte superiore, e sottolineati da una diagonale decisa e netta, che ha l’estremità superiore destra appuntita.
14. Max Verstappen
VER, №33, pilota belga-olandese, gareggia per il team Red Bull Racing sotto uno dei loghi più solidi e brutali della formazione. L’autista utilizza un monogramma stilizzato, con la lettera “V” come elemento centrale, e due piccoli triangoli neri ai lati, che compongono la sagoma della lettera “M”. È un distintivo piuttosto semplice in termini di concetto di design, ma la sua esecuzione, lo spessore delle sue linee e la nitidezza degli angoli è ciò che rende le insegne potenti, sicure e memorabili.
15. Lewis Hamilton
HAM, №44, pilota britannico, gareggia per il team Mercedes sotto uno dei loghi più eleganti nella storia della Formula 1. E, ad essere onesti, sembra molto britannico. L’immagine alata stilizzata, basata sulla forma a “V”, non ha nulla a che fare con le iniziali del pilota, ma rappresenta velocità e libertà, ricordando alcuni iconici marchi automobilistici del Regno Unito, come Aston Martin, Bentley e persino Rolls- Royce con il suo Spirit of Ecstasy. Le ali sul simbolo sono allargate e ai lati, creando archi laterali lisci ed evocando un senso di leggerezza e aria.
16. Mick Schumacher
MSC, №47, pilota da corsa tedesco, gareggia per il team Haas sotto il logo più stabile e geometrico della formazione. Il badge del pilota è composto da due triangoli uguali, che sono posti su una linea e si toccano gli angoli, formando la lettera stilizzata “M”. Il triangolo sinistro vanta un motivo a strisce orizzontali, che diventa più chiaro a sinistra, mentre il triangolo destro è nero pieno. Questa differenza nei colori degli sfondi rende il badge dinamico ed energico, mostrando movimento e velocità, oltre a rappresentare il nome del conducente.
17. Carlos Sainz
SAI, №55, pilota spagnolo, gareggia per la Scuderia Ferrari. Il pilota ha l’unico badge della formazione, interamente basato sui numeri. Tuttavia, il “5” può anche essere letto come la “S”, che sta per “Sainz”. Il logo presenta “55” eseguito in un carattere tipografico con contorni stilizzati con le linee superiore e inferiore Ali delimitate ai lati, estendendo l’iscrizione ed evocando un senso di velocità e movimento. È anche il più leggero in termini di badge a colori, che lo fa risaltare nell’elenco dei concorrenti.
18. Giorgio Russell
RUS, №63, pilota inglese, che gareggia per il team Mercedes e utilizza un logo stabile e brutale, composto dalle iniziali del pilota poste a forma quadrata con una leggera inclinazione a destra e una sottolineatura in grassetto della prima lettera “ G”. Questa sottolineatura ha sostituito la barra inferiore della lettera e va parallelamente alle barre orizzontali della “R”, chiudendo i contorni del badge e creando una struttura completa.
19. Valtteri Bottas
BOT, №77, pilota finlandese, che gareggia per la scuderia Alfa Romeo sotto un logo molto interessante, composto dalle iniziali minuscole, con qualche influenza araba nella lettera “V” (la sua barra sinistra allungata e affilata), e dalla scuderia e sicura “B”, con la base massiccia estesa orizzontalmente, che bilanciava l’eleganza della prima lettera e aggiunge brutalità e forza all’immagine complessiva.
20. Antonio Giovinazzi
GIO, №99, pilota italiano, utilizzava un logo forte e massiccio, con iniziali stilizzate. La “A” ha forma triangolare ed è priva della barra orizzontale, mentre la “G” è disegnata come un quadrato, con la parte in basso a sinistra triangolare e separata dal corpo della lettera da una sottile linea diagonale bianca. Questa linea aggiunge un po’ di leggerezza al logo, non facendo sembrare il badge sovrappeso e troppo scuro, ed evocando un senso di movimento e velocità.